Il segreto svelato che riguarda la clausola di Lewis Hamilton ha sconvolto tutti i tifosi: cambia tutto ora per il futuro del campione inglese con la Ferrari
Arrivato con grandissime aspettative, Sir Lewis non sta ottenendo nulla di quello che sperava, ma soprattutto non è ancora riuscito ad adeguare la propria guida allo stile della Ferrari SF-25. Cinque Gran Premi sono già sufficienti per fare un primo bilancio stagionale.

Quando la Ferrari ha annunciato (con un anno di anticipo) l’ingaggio di Lewis Hamilton, quasi tutti erano entusiasti della notizia e convinti che il 2025 sarebbe potuto essere il suo anno. La scuderia di Maranello aveva chiuso al secondo posto la classifica dei Costruttori nel 2024 e sembrava distaccata davvero di poco dalle McLaren di Piastri e Norris. Con la possibilità di sviluppare la vettura e potendo contare sull’esperienza dell’ex driver della Mercedes, poteva essere semplice pronosticare una Rossa vicina al bersaglio grosso.
Invece tutto sta andando al contrario, soprattutto per il #44, visto che Leclerc perlomeno riesce ad essere lì vicino ai migliori. A Gedda è arrivato il primo podio per il monegasco, mentre il britannico è bloccato a quella vittoria nella Sprint Race di Shangai, che lasciava presagire un’evoluzione di stagione completamente diversa. Quello che preoccupa dopo cinque GP, è che sentendo Hamilton ancora non c’è una vera e propria via d’uscita da questa situazione e ora i tifosi iniziano ad essere preoccupati.
C’è una clausola sul contratto di Hamilton con la Ferrari: i motivi del suo pessimo avvio sono spiegati
Quello che è emerso nelle ultime ore è la presenza di una clausola particolare nel contratto di Lewis Hamilton con la Ferrari. Si tratta di un accordo firmato prima del passaggio a Maranello, che potrebbe essere sintetizzata come una “clausola bavaglio”. Questo accordo prevede infatti, che la Ferrari possa contattare chiunque provenga dalla Mercedes. Lewis Hamilton è stato isolato dalla scuderia tedesca e ciò significa che non può avere vicino a sé i suoi tecnici di fiducia.

Per fare un esempio, Peter Bonnington, ovvero l’ingegnere di pista che ha affiancato Hamilton nei 10 anni in Mercedes, non l’ha potuto seguire a Maranello e con Riccardo Adami le cose non sembrano essere ancora decollate. Di certo così l’ambientamento in una nuova realtà così diversa, anche per un sette volte campione del mondo, diventa assai più complicata.